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Luca Guadagnino, Verona e l’Amore.

Pubblicato il da Beatrice Manca

 «Verona è una location fantastica per presentare un film come Io sono L’amore» con queste parole il regista Luca Guadagnino, ospite della rassegna cinematografica Love Film Fest, esordisce in conferenza stampa. In questa rassegna dedicata al cinema sentimentale e melò, che coincide con la festa di San Valentino, il regista siciliano è presente con Io Sono L’Amore, del 2009. Non poteva esserci luogo migliore, in effetti, della città di Giulietta e Romeo e del poeta Catullo. Città alla quale ammette di essere «legato da tanti anni»: nel dicembre 2011 ha debuttato infatti al Teatro Filarmonico come regista di opera, con il Falstaff di Giuseppe Verdi. «Un’esperienza che ripeterei volentieri – ricorda – mi piacerebbe dirigere una Traviata o l’Elettra di Strauss, chissà. Se mi chiamassero…»

Dall’opera al cinema: nel 2015 infatti gira A Bigger Splash, che vanta attori del calibro di Tilda Swinton, Ralph Fiennes, Dakota Johnson e Matthias Schoenaerts, acclamato dalla critica. Quando gli chiediamo com’è stato lavorare con un tale cast, ci risponde: «Un cast veramente internazionale, l’attore belga, ma anche inglesi, americani, un po’ di tutto». Due nomi sono particolarmente interessanti: l’italiano Corrado Guzzanti e Tilda Swinton, che aveva già diretto in Io Sono l’Amore. «Con Corrado, che ammiro moltissimo, volevo lavorare da molto tempo, sono molto soddisfatto del suo lavoro. Con Tilda Swinton, invece, è stato un lavoro complesso. Lei è un’attrice fantastica, il suo è stato un risultato ottimo, e non era scontato: è scozzese, e ha dovuto recitare in italiano con un accento russo. Ha studiato con una preparatrice russa di dizione italiana per cantanti lirici che lavora alla Scala».

Il film è stato presentato a Venezia, dove Guadagnino ha annunciato di voler girare il remake di Suspiria, di Dario Argento. «Ho scelto di realizzare il remake di Suspiria perché Dario Argento è regista che amo molto, importante per la mia formazione. Suspiria è un film che ad ogni visione mi colpisce profondamente». Nessuna indiscrezione o anticipazione, però: «Non voglio dire nulla, ancora. Quelle sul cast sono tutte indiscrezioni che rifiuto di commentare». Quando gli chiedono se ci sono attori con cui gli piacerebbe lavorare, Guadagnino commenta: «In realtà sono domande che non mi pongo, dopo un po’ di tempo subentra un certo pragmatismo nella professione che non lascia molto spazio a queste cose. Un nome? Sicuramente Robert Duvall».

Visto che siamo a Verona, è d’obbligo la domanda su Giulietta e Romeo: «Se dovessi girarne una nuova versione, sceglierei due adolescenti veri, non professionisti. Non attori». Questione di purezza? «Perché, gli adolescenti sono puri?»Il Love Film Fest celebra l’amore attraverso la pellicola. Difficile scegliere le più belle storie d’amore mai raccontate, ma Guadagnino ci prova: «L’atlante di Jean Vigo e Viaggio in Italia di Rossellini. Sicuramente J’entends plus la guitare di Philippe Garrel». Segnatevi questi titoli, San Valentino si avvicina!

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